“Il nostro obbiettivo è quello di creare il più possibile un allineamento tra i livelli di vita all’interno e all’esterno dell’azienda, perché la vita è vita sempre e il tempo ha sempre lo stesso valore: altissimo”
Queste sono le parole di Andrea Ferlin, imprenditore ai vertici di Professional Link, un’affermata società di telecomunicazioni con sede a Cermenate (Como) della quale dal 2008 Andrea è titolare e amministratore delegato con l’illuminato obbiettivo di creare un’attività innovativa in tutti i sensi, ispirata dal coniugare profitto e umanità.
LE FONTI DI ISPIRAZIONE

(Generazione umanità)
Andrea nasce con una vena imprenditoriale che ha visto il suo inizio dopo gli studi universitari guidati dalla sua grande passione per la fisica. Ciò che ha sempre consentito ad Andrea di ottenere i suoi risultati è stato seguire i suoi sogni con una spiccata dose di ambizione, che lo ha aiutato a tenere i piedi per terra e il forte senso di responsabilità verso il lavoro e verso la
famiglia; valore che ha ereditato da suo padre. Suo padre infatti, ci racconta Andrea, ha sempre dimostrato un grande senso di responsabilità verso la famiglia. Talmente forte che alle volte ha lasciato che lo frenasse nell’attuare desideri a livello lavorativo, rinunciando dunque a parte del suo possibile successo per privilegiare le esigenze della famiglia. Andrea si ispira a suo padre, in quanto riesce a coltivare un simile approccio verso la propria di famiglia.
D’altro canto, si ispira anche a Camillo Olivetti, padre di Adriano, che provava un analogo forte senso di responsabilità, ma in questo caso, verso i suoi collaboratori. Camillo e successivamente suo figlio Adriano, infatti, sono noti per la loro umanità sconfinata nei confronti della loro azienda ed in particolare delle loro persone. Infatti, una grande attenzione verso ciascuno di loro, caratterizzata dal rispetto e da una forte sensibilità è ciò che li contraddistingue: un vero esempio di “umanità”.
L’UMANITA’
Il principio di “umanità” è un fondamento chiave nella vita e può essere definito come legame tra fattori quali la solidarietà, l’amore, il prendersi cura delle persone e il perdono, ma al tempo stesso lascia tanto spazio alla libera e soggettiva interpretazione di cui Andrea Ferlin è un perfetto interprete.

Andrea, condivide inoltre il concetto espresso da Adriano Olivetti: “Il patto oltre al contratto”, spiegando che il patto che c’è tra le persone che lavorano insieme, va ben oltre il contratto di lavoro. Professional Link chiede ai collaboratori una partecipazione emotiva che dia una leva in più all’azienda e la renda più efficiente, oltre ad aumentare la produttività e a riversare sulle persone alcuni vantaggi legati al benessere, alla cultura e che rendono l’ambiente di lavoro accogliente e rigenerante. L’obbiettivo è dunque quello di eliminare il concetto di “faticare” e trovare risorse per alzare il livello di qualità di vita al di fuori del lavoro. In sostanza, il fine di Andrea è quello di far tornare i dipendenti a casa dopo una giornata di lavoro facendo loro sentire che la famiglia è un ambiente molto simile a quello in cui hanno trascorso l’intera giornata; insomma: che si sentano in azienda come a casa propria e viceversa.
Andrea tiene a precisare che tutte le attività legate all’umanità che propone in azienda, non sono un vezzo dell’imprenditore, bensì riguardano temi universali con il fine di dare a ciascun dipendente una visione più aperta e consapevole del futuro, così da garantire un ambiente piacevole e un alto livello di vita in azienda e quindi agevolare “il vivere bene” o, che è lo stesso, il “ben-essere” all’interno e all’esterno dell’azienda. Andrea aggiunge che il successo di PLINK è da rinvenire nell’importanza che viene data ai valori umani, ai progetti e alla rilevanza che viene attribuita al lavoro di un gruppo di persone che si trasforma in una squadra di colleghi coinvolti in un progetto condiviso, che li porta a lavorare insieme per raggiungere il medesimo fine, cioè a dire il “bene comune”.
UNIONE E FORZA IN AZIENDA
Andrea racconta come le persone sono state l’ingrediente principale che ha portato PLINK al successo e all’umanità che caratterizza l’ambiente della società e afferma: “spesso ci chiediamo se siamo così perché andiamo bene o andiamo bene perché siamo così”. PLINK, infatti, nella selezione del personale ha sempre valorizzato l’umanità dei candidati e la loro visione del mondo e della cultura, prima ancora delle capacità tecniche. Questo perché, secondo i principi dell’azienda, quest’ultima “è delle persone che la compongono” in quanto vi è un forte senso di appartenenza.
L’unione e la forza dell’azienda, infatti, sono date dall’idea di comunità formata da regole. L’ideale è la creazione di una squadra compatta, con gli stessi valori e che fa del proprio futuro come squadra l’obbiettivo da raggiungere.

La sede di Professional Link a Cermenate
La comunità e la squadra di PLINK sono ben radicate ai concetti di unione, riguardo e stima tra colleghi, che sono agevolati dal fatto che l’azienda aspira a rendere tutti i componenti della sua squadra responsabili in ugual misura del successo proprio e dell’azienda. Ciò che rende possibile questo obbiettivo è la rinuncia a ruoli di responsabilità esclusiva, attuata formalizzando un organigramma suddiviso per processi (e non per capo e sottoposti) che mette a capo dei reparti ciascun processo. Di fatto, la figura del “capo” è stata abolita e sostituita da quella del “coordinatore”, ovvero una persona che ha il compito di far funzionare il processo in modo tale da raggiungere lo scopo finale facendo sentire le persone a proprio agio.
ASCOLTO E FIDUCIA
L’ascolto e la fiducia sono due elementi chiave all’interno della grande squadra di PLINK. Andrea ci spiega che l’azienda utilizza questi elementi per raggiungere i suoi obbiettivi e per analizzare i problemi quando questi si presentano. Un altro fattore che rende ogni dipendente libero di esprimersi ed essere sé stesso anche sul lavoro è l’indipendenza. Anche quando si lavora in squadra, dunque, PLINK richiede autonomia nella gestione del lavoro in quanto questa condizione sembra stimolare il senso di creatività e di libertà di espressione. Pertanto, il concetto di “risk-taking” è fondamentale. Quando l’azienda si trova in uno stato di incertezza, il modo migliore per fare delle scelte responsabili è quello di partire dal presupposto che nessuno può prevedere il futuro in maniera certa; con questo principio in mente, la tecnica utilizzata dall’azienda è quella di “saggezza condivisa”, che consiste nell’ascolto di tutti coloro che ne fanno parte per avere una visione che sia la più ampia possibile.
VITA DENTRO E FUORI DA PLINK
Ciò che accomuna la vita al di fuori e dentro all’azienda è il forte desiderio di inventare qualcosa di nuovo e di affrontare problematiche esistenti con una visione futuristica. Fin da giovane Andrea ha preso parte a diverse iniziative sociali e civili, indotte dalla sua passione verso l’arte in senso lato, in particolare la musica e la pittura. Infatti, Andrea ha fondato un’associazione culturale che coinvolge musicisti di grande spessore e che hanno preso parte a una serie di importanti manifestazioni sul territorio. Inoltre, Andrea indossa le vesti di presidente del corpo musicale Cermenate da undici anni.
Guidata dalle passioni di Andrea, per stimolare nelle persone la capacità di avere una visione vasta e creativa sul mondo, l’azienda ha deciso di proporre al proprio interno diverse iniziative. Andrea tiene a precisare che l’azienda pone queste iniziative sullo stesso piano di altre legate all’ambito tecnologico, questo perché sono di prima importanza. Infatti, vengono spesso organizzati da PLINK incontri di carattere culturale e sociale. Tra questi, troviamo attività strettamente legate al mondo dell’arte. Andrea trova affascinante il concetto di arte in quanto sinonimo di capacità di fare sintesi in un’opera utilizzando la creatività di intuito e immaginando un futuro che ancora non c’è. L’obbiettivo di questi incontri, dunque, è quello di stimolare una forza generatrice che è legata ai concetti di creatività e intuito, inteso come applicazione, studio e metodo. Oltre ad iniziative culturali e sociali, tra le attività promosse da PLINK, sono proposti corsi tenuti da uno psicologo che hanno come fine quello di alimentare le soft skills dei suoi dipendenti e ad affinare le doti naturali di ciascuno di loro per raggiungere, con sacrificio e applicazione, il successo. Questi corsi trattano temi che hanno a che fare con le relazioni tra le persone, sviluppando e approfondendo concetti di fondamentale importanza, quali leadership, collaborazione,
accettazione delle diversità e frustrazione.
Insomma, questi sono molti degli elementi che PLINK utilizza per raggiungere l’obbiettivo finale e, per assicurarsi che sia condiviso da tutti, PLINK si impegna quotidianamente ad avere servizi di massimo livello dal punto di vista di relazione, comunicazione e coesione da parte della squadra, oltre a quello puramente tecnologico.
INCLUSIONE
Da quando, due anni fa, PLINK ha raggiunto i 16 dipendenti, si è resa obbligatoria l’assunzione di una categoria protetta. Dopo una lunga e complessa selezione con il fine di individuare la persona che potesse trovare la sua realizzazione all’interno dell’ambiente dell’azienda, da qualche mese PLINK ha accolto al suo interno Marco, un ragazzo sordomuto. Andrea ci racconta come l’arrivo di Marco abbia portato una ricchezza incredibile all’azienda, data la sua umanità sconfinata e la sua socialità incredibile nonostante le sue difficoltà. Questa novità ha portato l’intera squadra ad impegnarsi in modo coinvolgente nel consentire a Marco di integrarsi al meglio all’interno del luogo di lavoro, anche grazie ad una ricercata tecnica di interazione comunicativa.
Per concludere, PLINK è un’azienda di telecomunicazioni che si occupa di fornire le più avanzate tecnologie in tutta Italia e in molti altri paesi e a salvaguardare i bisogni reali della persona e di migliorare la vita dei suoi numerosi clienti. Ma non solo; PLINK è una comunità, dove regnano i valori di Andrea, il quale si è ispirato al senso di responsabilità di suo padre e all’umanità di Camillo e Adriano Olivetti, per arrivare a portare la sua azienda a essere contraddistinta dai suoi forti principi che possiamo riassumere in sostenibilità e resilienza. Questi valori permettono a tutti quelli che lavorano in PLINK di respirare un’aria serena e distesa nel corso degli orari di lavoro, di acculturarsi e di imparare tanto a livello umano e culturale oltre che tecnologico, di costruire e coltivare relazioni interpersonali e di dare libero sfogo alla creatività e all’intuito che contraddistingue ciascuno di loro. Si può affermare dunque, che PLINK rappresenti perfettamente il concetto di “umanità in azienda”.
Vittoria Perletti