Sono Vittoria Perletti, sono nata nel 2002 a Milano e adesso frequento la IE University presso la quale ho appena finito a Segovia il mio primo anno; i prossimi tre li farò Madrid. Il corso di studi che ho deciso di intraprendere si chiama “Behavioral and Social Sciences”, e l’ho scelto seguendo il mio forte interesse verso il comportamento umano. La mia scelta di vivere e studiare all’estero è stata dettata dalla mia attitudine internazionale, dalla mia curiosità e dal mio desiderio di “essere cittadina del mondo”.
L’attenzione per l’aspetto umano delle persone, del mondo del lavoro e della vita in generale è quello che cerco in tutte le esperienze che faccio. In passato ho partecipato a diverse iniziative di volontariato riferite all’aiuto ai bambini e a famiglie disagiate. La prima volta in Guatemala in un orfanotrofio, dove mi dedicavo ai bambini e alla coltivazione dell’orto della struttura; la seconda esperienza mi ha portata in Perù dove un primo periodo l’ho dedicato alla costruzione di una scuola annessa ad un orfanotrofio con i cui bambini trascorrevo tanto tempo, il secondo periodo invece mi sono dedicata ad un vero e proprio progetto edile con la costruzione di due case per due famiglie della periferia di Lima. Il progetto della mia esperienza in Perù è continuato a Milano, dove in periodo di covid, ci siamo dedicati a portare beni di prima necessità alle famiglie bisognose di Milano e dintorni. Inoltre, durante la quarta liceo, ho trascorso sei mesi in Canada nella città di Vancouver, dove, a parte l’esperienza personale molto arricchente, grazie alla mia passione per il pattinaggio sul ghiaccio, che praticavo a livello agonistico, ho avuto l’opportunità di insegnare a pattinare ad un bambino autistico.
Durante il liceo, ho vissuto anche un’interessantissima esperienza preso l’ONU a New York. Si è trattato del progetto “Model United Nations” ovvero una simulazione, per noi ragazzi, di ciò che accade tutti i giorni all’interno del palazzo di cristallo. Più specificamente, io e un’altra ragazzo della mia età rappresentavano la federazione dello Zambia all’interno dipartimento dell’ONU per la tutela dei diritti dei bambini.
Ed ora eccomi qua, nel progetto che state leggendo, che mi sta permettendo di vivere un’esperienza unica a livello umano (personale e nel mondo del lavoro). Sto infatti avendo l’opportunità di toccare con mano l’intimità umana delle persone coinvolte nel progetto e del progetto stesso.
