Può un supermercato diventare centro di promozione di un nuovo modello di vita?

Sì se questo è Naturium: il progetto imprenditoriale di Giovanni Sgrò che nel 2023 compirà 10 anni e, in questo tempo, è riuscito ad affermarsi e farsi apprezzare sia dal pubblico locale e che dai tanti produttori del territorio che ne sono fornitori. Oggi sono 4 i punti vendita tra le provincie di Cosenza e Catanzaro che, con i loro quasi 2.000 mq di superficie totale, fanno di Naturium il più grande bio-supermercato diffuso del Meridione d’Italia e, comunque, tra i più estesi dell’intero Stivale.

La chiave di volta del modello di business scelto da questo atipico supermercato è l’ecosofia, vale a dire quella visione olistica per la quale l’essere umano è parte integrante dell’ecosistema: ogni persona deve vivere in equilibrio con sé (tra corpo, mente e spirito) e con l’ambiente in cui si trova (le altre persone, gli animali, la terra). In particolare, il nostro habitat non è solo il luogo che ci ospita, ma interagisce con noi e cresce (o muore) insieme a noi. L’ecosofia proposta da Naturium si richiama alla capacità antica e originaria di ogni civiltà pienamente evoluta di mettersi in ascolto della natura per coglierne con saggezza e rispetto i frutti, instaurando un rapporto di equilibrio interiore ed esteriore per tutti.

Ecco perché in Naturium, per rispondere al primo bisogno degli esseri umani, quello di alimentarsi per sopravvivere, si è scelto di offrire solo prodotti di alta qualità, prediligendo selezionatissimi prodotti biologici e biodinamici (che collocano la “vita” e la sua qualità al primo posto).

Allora, clienti alla ricerca di prodotti sani e di qualità, fornitori anche di piccole dimensioni espressione delle eccellenze del territorio, collaboratori che hanno sposato uno stile distintivo, e un imprenditore illuminato convinto che insieme si possa fare la differenza.

Accanto a questo, però, i centri di Naturium hanno anche sviluppato una ampia serie di iniziative rivolte al grande pubblico per stimolare l’interesse verso la qualità degli stili di vita e promuovere una nuova cultura del consumo che coinvolge tutti, dai bambini e bambine delle scuole elementari, alle famiglie, ai produttori locali.

Dunque, non solo supermercato tradizionale o online, ma tra i corridoi dei punti vendita si tengono regolarmente eventi di showcooking e seminari con grandi cuochi ed esperti professionisti per educare al corretto rapporto tra cibo e organismo; sensibilizzare il proprio pubblico sui cambiamenti climatici e la tutela dell’ambiente, promuovendo comportamenti virtuosi di riciclo e riduzione degli sprechi; cooperare con le altre realtà della società civile e delle istituzioni per lanciare nuove opportunità di sviluppo sostenibile rispettose delle identità tradizionali, della bellezza, dell’arte; individuare organizzazioni nazionali e internazionali con cui avviare alleanze e progetti congiunti (come nel caso di Slow Food, sui temi dell’alimentazione, Life Gate, per l’energia green, la Fondazione Plef, per lo sviluppo sostenibile); generare processi di riequilibrio dell’economia, educando al consumo consapevole e all’uso del denaro finalizzato al bene comune.

Riuscire a far capire che un hamburger di lenticchie è nutriente e buono quanto uno di bovino ma molto più rispettoso dell’ambiente e del futuro dell’umanità, e che ci sono detergenti per i piatti meno inquinanti ma sgrassanti e profumati quanto quelli che si vedono in televisione, è normale nei locali di Naturium dove instancabilmente si continuano ad elaborare idee, progetti, iniziative.

Tanti giovani trovano qui una bella realtà in cui lavorare e sviluppare competenze grazie al coinvolgimento di esperti professionisti che arricchiscono Naturium e continuano a farlo crescere.

Davide Caocci