“Generazione umanità” nasce dalla consapevolezza che quello che facciamo, come conduciamo le nostre vite, come affrontiamo gli ostacoli, la nostra capacità di essere empatici, tutto ciò che quotidianamente ci conduce verso il futuro, ricade sulle giovani generazioni.
La commissione Brundtland delle Nazioni Unite definiva lo sviluppo sostenibile come “quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. E nonostante siano passati più di trent’anni in pochi hanno pensato di domandare ai giovani come vorrebbero il mondo che lasceremo loro.
Cresciamo nelle nostre professioni soffrendo per non essere stati ascoltati agli inizi delle nostre carriere. E l’imprinting funziona. Anche la nostra generazione ha imparato a non ascoltare i giovani. Una perdita di valore e un’azione scellerata.
“Generazione umanità” è stata pensata proprio per contrastare questo paradigma.
“Generazione umanità” nasce all’interno di “Sulle tracce di Adriano”, e vuole dare voce ai giovani sul tema dell’umanità. I giovani sceglieranno le aziende, prepareranno le interviste e intervisteranno gli imprenditori. Autonomamente. Coinvolgere giovani è un’esperienza che rende più ricchi. Il segreto è ascoltare attentamente e intervenire solo alla fine per non influenzarli. Si possono scoprire delle cose, dei punti di vista, delle sfumature che ci migliorano se solo si ha il coraggio di lasciarli osare.
In questo modo, si possono scoprire dei talenti inaspettati. Come Vittoria Perletti, la prima giovane che è entrata a far parte del progetto e ha, oltretutto, contribuito ad orientarlo. Il suo profilo parla di umanità in ogni sillaba.
I giovani hanno una loro saggezza. Se diamo loro il coraggio di esprimerla e li ascoltiamo attentamente possiamo sperare di lasciar loro un mondo migliore.
